L’innamoramento è caratterizzato da un’euforia immotivata agli occhi degli altri, così come da una visione estremamente positiva del mondo, nonché dalla tipica sensazione di “farfalle nello stomaco”.
L’amore è eterno finché dura
Così si intitola un film di Carlo Verdone in cui vengono rappresentate storie di amori e tradimenti.
Questa affermazione può sembrare cinica e distaccata, ma raffigura perfettamente ciò che l’amore realmente è: il più sublime degli autoinganni.
L’innamoramento è salire in un vascello, con il vento in poppa,
a vele spiegate, senza nessuno al timone.
G. Nardone
Innamoramento: illusione o realtà?
Durante questa fase ci illudiamo di aver trovato la persona perfetta per noi, su cui riporre piena fiducia. Siamo convinti che non abbia difetti e che tale idillio non finirà mai. Questa reazione è naturale e adattiva per l’evoluzione, in quanto permette un coinvolgimento emotivo, che, a sua volta, facilita l’avvicinamento intimo. Ma, come tutte le cose troppo belle, questo periodo non dura in eterno e le possibili evoluzioni del rapporto sono due:
- la relazione si indirizza verso la formazione di un nuovo nucleo familiare
- uno dei due esce dalla suggestione amorosa e si rende conto che tutto ciò che aveva vissuto fino a quel momento non era poi così perfetto
Per questa ragione, molte delle persone che si rivolgono allo psicologo per problemi sentimentali. Dopo aver passato la fase dell’innamoramento, affermano:
«Non lo/la riconosco più! Non è la persona di prima!»
Tutto ciò è vero, non perché sia cambiato il partner, ma perché, la persona, che non è più innamorata. Pertanto, non indossa più le “lenti deformanti dell’amore”, che le facevano vedere la perfezione e nasconderne i limiti. Riprendendo la visione costruttivista:
La realtà è negli occhi di chi guarda
È facile intuire che questo cambiamento di prospettiva da parte di uno dei due condurrà, più o meno velocemente, al tradimento o alla rottura del rapporto. L’infedeltà o la separazione è vissuta come catastrofica da chi è ancora invischiato nell’innamoramento, perché non riesce a capirne la motivazione.
Infatti, la domanda più frequente è: «Perché? Ho fatto qualcosa di sbagliato? In che modo posso rimediare?»
oppure affermazioni come: «Per te cambierò! Farò tutto ciò che mi chiederai, pur di tornare insieme!».
Purtroppo, come narrato da sempre in letteratura, con un simile atteggiamento di sottomissione e abnegazione non risultiamo più desiderabili, al contrario allontaniamo la persona che vorremmo avvicinare. Tutto ciò, inoltre, può sfociare in gelosia ossessiva o Sindrome di Otello.
Come evitare un sicuro fallimento della relazione
Il mal d’amore è una tra le più frequenti problematiche che si incontrano nella pratica clinica. Le relazioni amorose fanno parte della vita di tutti, si possono presentare a tutte le età e non fanno differenze di genere, status sociale o professione. Non per questo devono essere evitate o vissute con sufficienza. Anche perché, come insegna la saggezza popolare, “al cuor non si comanda” e non possiamo decidere chi amare.
Vivere una relazione con la certezza che finirà è l’anticamera di un sicuro fallimento, quella che l’approccio strategico definisce “profezia che si autorealizza”.
Una magnifica fotografia di come dovrebbero essere vissuti i rapporti sentimentali per renderli pieni e duraturi è data da Gesualdo Bufalino:
Un uomo dovrebbe prendere, comprendere e sorprendere costantemente la sua compagna,
mentre una donna dovrebbe ascoltare, coccolare e sedurre quotidianamente il suo uomo
Per approfondimenti:
- La paura delle decisioni. Come costruire il coraggio di scegliere per sé e per gli altri. G. Nardone, 2014, Ponte alle Grazie Ed. Milano.
- Gli errori delle donne (in amore). G. Nardone, 2010, Ponte alle Grazie Ed. Milano.
- Correggimi se sbaglio. Strategie di comunicazione per appianare i conflitti di coppia. G. Nardone, 2005, Ponte alle Grazie Ed. Milano.