DOTT.SSA CHIARA NARDONE

Blog Psicologia e Psicoterapia

Gelosia: come si trasforma in ossessione

18 Feb 2021 | Problemi di coppia

Gelosia: come si trasforma in ossessione

Chi non ha mai provato la potente morsa della gelosia?

Chi non ha mai temuto che il partner potesse scegliere qualcun altro?

Infatti, la gelosia è un sentimento umano presente in forme diverse, ma in tutte le culture del mondo.

Che cos’è la gelosia

In una visione più ampia e generica, possiamo definire questo sentimento come:

  • risentimento nel vedere che qualcun altro è il preferito o ha un affetto o un riconoscimento che vorresti tu (es. fra fratelli o colleghi)
  • ansia, sospetto, possessività, tormento e incertezza

È diverso dall’invidia in quanto:

  • nel caso della gelosia l’oggetto, la persona o l’affetto è qualcosa che già possiedi
  • nel caso dell’invidia invece è qualcosa di qualcun altro, ma che tu brami di avere

In una visione più specifica riguardo alla gelosia romantica, possiamo definirla come:

  • Timore, sospetto o certezza di perdere la persona amata
  • Aspettativa, motivata o meno, che la persona amata sia insidiata da una terza parte
  • Se riguarda il passato sentimentale e sessuale del partner, prende il nome di gelosia retroattiva

Teorie sulla gelosia


La gelosia è una risposta cognitiva, emotiva e comportamentale a una minaccia relazionale:

  • gelosia sessuale: sapere o sospettare che il proprio partner abbia avuto (o desideri avere) attività sessuali con altri
  • gelosia emotiva, percezione di minaccia basata sulla possibilità del coinvolgimento emotivo del partner per qualcun altro

La gelosia è una reazione difensiva a una minaccia percepita verso una relazione di valore, che si manifesta con fatti, pensieri, ricordi di episodi concreti, ma anche immaginazione, percezioni e ipotesi.

Questa condizione implica una triade composta da un individuo geloso, un partner e un rivale (reale o immaginato). Le reazioni di gelosia coinvolgono risposte comportamentali “aggressive” con lo scopo di proteggere la relazione di coppia.

Secondo la psicologia evoluzionista, il sentimento di gelosia si è modificato al fine di tramandare la al massimo la propria progenie. Per esempio, uomini e donne soffrono di differenti forme di gelosia:

  • le donne sembrerebbero temere di più un tradimento sentimentale
  • gli uomini sembrerebbero temere di più un tradimento sessuale

Altri autori affermano che la gelosia possa anche avere effetti positivi. Se sofferta in piccole dosi, può potenziare la prestazione e la soddisfazione sessuale, in quanto accresce la passione e l’intensità.

Gli antropologi hanno affermato che la gelosia come sentimento è presente in tutto il mondo, ma varia da un popolo all’altro. Dal punto di vista socio-culturale, è opinione diffusa che la gelosia sia in gran parte prodotta dall’immaginazione. Infatti, le aspettative, i valori, la percezione della vita di coppia sono fortemente influenzati dal background culturale e sociale. Le differenze stanno nelle situazioni scatenanti e nel modo in cui viene espressa la gelosia. Inoltre, sono stati evidenziati cambiamenti di percezione della gelosia nel tempo all’interno della stessa cultura, in base all’importanza data alla parità fra donna e uomo nella relazione di coppia.

Da cosa deriva la gelosia?

2 motivi possibili alla base della gelosia:

  1. Senso di vulnerabilità e inferiorità: le azioni del geloso nascono proprio dal senso di inferiorità. In altre parole, avere un nemico da combattere lo fa sentire importante.
  2. Aspettativa sulla fine della relazione: il geloso teme di non essere all’altezza della persona amata e che, per questo, qualcun altro la potrà conquistare. La vita di coppia si struttura intorno ad un’angoscia insostenibile data dal bisogno di scongiurare la perdita del partner.

La Sindrome di Otello


La Sindrome di Otello, anche detta gelosia delirante, gelosia ossessiva, gelosia morbosa presenta sintomi simili al disturbo paranoide e al delirio.

La sindrome di Otello si manifesta quando una persona accusa di infedeltà in modo ossessivo o addirittura delirante il proprio partner, senza alcuna prova concreta o sulla base di prove minime e assurde. Il soggetto è dominato da particolari emozioni:

  • ambivalenza e incoerenza
  • possessività
  • insicurezza e angoscia
  • esigenza di dominio e controllo
  • convinzione di avere il diritto di vietare o imporre determinati comportamenti al proprio partner

Le persone che soffrono della sindrome di Otello hanno un’elevata probabilità di cadere in comportamenti patologici, come stalking, cyberstalking, abuso e violenza sia fisica che psicologica.

Come riconoscere un geloso paranoico

Per capire se sei di fronte ad un normale sentimento di gelosia o alla gelosia patologica, tipica della sindrome di Otello, devi verificare il grado di “invalidità” che tale stato provoca alla persona. Ovvero, se il geloso ha dei concreti disagi nella vita quotidiana e nelle relazioni, dovuti alla sua fissazione paranoica.

Per esempio, alcuni comportamenti caratteristici sono:

  • Concentrarsi minuziosamente su eventi o persone che potrebbero minacciare il rapporto di coppia
  • Ricordare esattamente ogni singolo dettaglio che abbia innescato anche il minimo dubbio (data e ora di un evento, l’abito indossato, le parole utilizzate, l’atteggiamento inadeguato e così via).
  • Controllare o spiare la persona amata, fino a manifestare forme di controllo molto aggressive per prevenirne l’infedeltà
  • Immaginarsi una dimensione catastrofica intollerabile dovuta alla perdita della persona amata

Come la gelosia si trasforma in ossessione

La gelosia si trasforma in ossessione, quindi in dubbio patologico, quando da una premessa che appare logica e coerente si arriva conclusioni folli. Pertanto, il problema è costituito dalla premessa che parte da una domanda indecidibile, ovvero che non può avere una risposta certa e razionale.

«Come faccio ad essere sicuro che non mi stia tradendo?»

Se pretendi di avere risposte confortanti a questa domanda, capirai ben presto che non esistono. Pertanto, più ti incaponisci nel risolvere questo enigma con soluzioni razionali, più esci di senno. L’uomo ha sviluppato l’illusione di poter controllare ogni cosa. Soprattutto seguendo processi di pensiero logico-razionali. Il nostro bisogno di sicurezza e di certezze ci conduce a utilizzare la razionalità anche in situazioni dove la logica può soltanto trasformarsi in una trappola, come per esempio le relazioni amorose.

Purtroppo, in amore, la nostra capacità di ragionare, risolvere problemi e sciogliere dubbi può condurci a problemi ancora più complessi:

  1. se mi porta un mazzo di fiori significa che sta nascondendo una relazione extraconiugale,
  2. ma allo stesso modo se non me li porta significa che non mi pensa perché sta pensando a qualcun altro.

Prima di valutare se una risposta è esatta, si deve valutare se la domanda è corretta.

Kant

Se parti dalla gelosia, le risposte non potranno che essere insoddisfacenti. Poi, oltre a porti domande su un futuro (di per sé) incerto, ti poni anche quesiti sul passato (di per sé) immodificabile. Quindi, le risposte sul futuro ti daranno ancora più incertezza e quelle sul passato ti faranno sentire ancora più frustrato, incapace e inadatto.

Un nuovo punto di vista per una coppia felice

La gelosia, se eccessiva, sfocia nella possessività, cioè nel pretendere di possedere il partner e la sua libertà. Con libertà intendo la fiducia che è un requisito indispensabile per vivere al meglio una relazione.

Chi è possessivo si definisce con l’altro e nell’altro, pertanto, senza l’altro non esiste. È facile capire quanto sia deleteria e disfunzionale questa percezione della vita di coppia. Infatti, controllare il partner è funzionale al geloso per mantenere un certo livello di autostima.

Ma quindi il geloso ama di più se stesso o il partner?

Il nocciolo della gelosia è la mancanza d’amore.

Jung

Le relazioni di coppia danzano tra passione, scambio e crescita alla pari. Il bisogno di possesso conduce inevitabilmente e irrimediabilmente alla distruzione del rapporto.

Amare qualcuno significa conoscerlo e riconoscerlo nella sua unicità e individualità, dentro la quale possa essere libero di esprimersi per come è davvero. E nel caso non ti piacesse quello che vedi, potrai sentirti (anche tu) libero di cambiare.

Unione non significa fusione.

Proprio per vivere e far vivere questa libertà e sincerità nel rapporto e dal momento che l’unica certezza che possiamo avere sono i sentimenti che proviamo nel presente, l’unico modo per non ingannare e non autoingannarsi in amore è il concetto di:

Ti amo… per ora!

Per approfondimenti:

Psicologa Psicoterapeuta specialista in Terapia Breve Strategica, Comunicazione, Problem Solving e Coaching Strategico