DOTT.SSA CHIARA NARDONE

Blog Psicologia e Psicoterapia

FOMO: la paura di essere tagliati fuori dalla vita sociale

7 Mar 2023 | Ansia e stress

FOMO - Chiara Nardone Psicoterapeuta

La FOMO (Fear of Missing Out) è la paura di essere tagliati fuori dalla vita sociale⁣⁣ e di essere esclusi da esperienze piacevoli vissute da altri.

Negli ultimi anni è stato rilevato che questa condizione è aumentata di frequenza e intensità, soprattutto a causa della diffusione degli smartphone e dei social network.

Colpisce in maggior misura gli adolescenti. In questo periodo della vita, infatti, è forte il bisogno di appartenenza al gruppo dei pari per essere “popolari”. Inoltre, l’esclusione e il rifiuto hanno un peso enorme anche sulla strutturazione del carattere, dell’autostima e dell’autoefficacia.

Cos’è la FOMO?

La FOMO è una forma di ansia sociale caratterizzata dalla necessità di essere costantemente aggiornati sulle attività che fanno le altre persone per paura di essere esclusi da avvenimenti interessanti e/o appaganti.

Siamo animali sociali e il nostro equilibrio psicologico deriva dalla percezione di potere sulla propria vita che deriva dalla giusta amalgama tra autonomia personale e sentirsi in relazione (più o meno stretta) con altri esseri umani. Per questo siamo in grado di rilevare la minaccia sociale data dall’esclusione o dal rifiuto. La FOMO amplifica queste sensazioni in maniera disfunzionale, portando allo scenario opposto: ovvero, isolarsi dalla società nascondendosi dietro lo schermo dello smartphone.

La FOMO si manifesta attraverso il comportamento ripetitivo e compulsivo di aggiornare ripetutamente le pagine web, di controllare ossessivamente i social, la stabilità della connessione internet, le notifiche sul telefono e così via. Tutto ciò è causato dalla irrefrenabilità, quindi dal desiderio incontenibile di essere informati sulle attività dei nostri contatti, obbligandoci a stare connessi H24.

Dalla FOMO alla dipendenza da smartphone

La FOMO è legata a doppio filo alla dipendenza da smartphone, è un ponte tra ansia, ossessione, compulsione e dipendenza.

In altre parole, l’ansia di perdere un’occasione piacevole porta al bisogno ossessivo di sapere cosa gli altri stanno facendo. Ciò induce a monitorare compulsivamente quello che viene pubblicato sui social. Così si sviluppa la dipendenza psicologica da smartphone, che a sua volta genera pensieri relativi all’esclusione sociale. Essi alimentano l’ansia di rimanere scollegati e di essere tagliati fuori. Il tutto si traduce nel comportamento di controllo finalizzato a ridurre lo stato di ansia stesso, ma che al contrario la innesca. E tutto ricomincia da capo, in un circolo vizioso.

Come evitare le dannose conseguenze psicologiche e sociali

È chiaro come la FOMO abbia influenze negative sul benessere psicologico. Essa interferisce con le attività quotidiane, i ritmi sonno-veglia, le prestazioni lavorative, fino a sintomi ben più gravi come la comparsa di fenomeni depressivi.

Inoltre, come detto in precedenza, l’uso prolungato dello smartphone conduce inevitabilmente all’isolamento sociale.

Per evitare queste pericolose conseguenze, esistono dei protocolli di trattamento rigorosi per uscire dalla spirale disfunzionale della FOMO.

Intanto, il consiglio più efficace è quello di misurare il tempo passato utilizzando lo smartphone. Poi imporsi un tot di tempo al giorno da rispettare rigorosamente (per esempio, 5 minuti ogni ora) per controllare cosa è stato pubblicato sui social network. Questo sembra paradossale, ma faciliterà il controllo dei comportamenti ripetitivi, per riprendere potere sulla tua vita personale, professionale e sociale.

Altre forme di ansia simili alla FOMO

  • Paura di rimanere soli
  • Paura di non essere aggiornati sull’ultima notizia di cronaca
  • Paura di non avere abbastanza informazioni su uno specifico argomento
  • Paura di perdersi un libro o un corso di formazione
Psicologa Psicoterapeuta specialista in Terapia Breve Strategica, Comunicazione, Problem Solving e Coaching Strategico